zuccheri nel sangue

Come regolare i livelli di zucchero nel sangue

Vari fattori entrano in gioco quando si confrontano i tassi di metabolismo in individui con regimi alimentari differenti. Ad esempio, una persona che tende a mangiare cibi ricchi di fibre, come cereali integrali, frutta e verdura, rallenterà la velocità con cui lo zucchero entra nel flusso sanguigno. Ciò è legato all’indice glicemico.

 

Cos’è l’indice glicemico

L’indice glicemico è una misura data agli alimenti per indicare quanto velocemente si trasformano in zucchero dopo la digestione. L’indice glicemico (IG) è una classifica dei carboidrati su una scala da 0 a 100 in base a quanto aumentano i livelli di zucchero nel sangue dopo aver mangiato.

Gli alimenti con un indice glicemico elevato sono quelli che vengono digeriti e assorbiti rapidamente, causando notevoli variazioni dei livelli di zucchero nel sangue. Gli alimenti a basso indice glicemico, grazie al fatto che vengono digeriti e assorbiti lentamente, producono aumenti graduali dei livelli di zucchero nel sangue e di insulina e hanno dimostrato di apportare benefici per la salute.

È stato dimostrato che i regimi alimentari a basso indice glicemico migliorano sia i livelli di glucosio che quelli di lipidi nelle persone con diabete (tipo 1 e tipo 2). Sono utili per il controllo del peso perché aiutano a controllare l’appetito e ritardare il senso di fame. Questi tipi di regimi alimentari riducono anche i livelli di insulina e la resistenza all’insulina.

Ad esempio, pane bianco, riso bianco, pasta e patate si trasformano rapidamente in glucosio (zucchero) subito dopo aver mangiato. L’indice glicemico di questi alimenti è più alto rispetto ad alimenti che si trasformano in zucchero lentamente. Il riso integrale, i prodotti integrali e le zucchine, ad esempio, hanno un indice glicemico più basso, quindi non faranno aumentare la glicemia così rapidamente.

Il contenuto di zucchero, la velocità con cui entra nel flusso sanguigno e la sua concentrazione quando si diffonde nel corpo possono causare effetti dannosi nei vasi sanguigni degli occhi, del cervello, dei reni, del fegato e di altri sistemi di organi. Gli effetti collaterali di alti livelli di glucosio creano sottoprodotti pericolosi perché gravemente dannosi per il corpo.

 

6 modi per regolare i livelli di zucchero nel sangue 

Più è basso l’indice glicemico, più lentamente il cibo si trasforma in zucchero. Gli “zuccheri lenti” mantengono la glicemia a livelli normali e possono essere adeguatamente assorbiti dalle cellule con l’aiuto di normali livelli di insulina. Ecco alcuni modi per regolare i livelli di zucchero nel sangue:

  1. Mangia cibi che hanno un basso indice glicemico. Trova un grafico attendibile dell’indice glicemico e studialo.
  2. Mangia proteine ​​e grassi buoni. Questi vengono processati in modo diverso e non si trasformano in zucchero velocemente.
  3. Consuma cibi ricchi di fibre. La fibra rallenta il rilascio di zucchero nel tratto gastrointestinale. Considera l’idea di aggiungere un’insalata a ogni pasto. Mangia frutta invece di bere succo di frutta.
  4. Prova il pane integrale e la pasta integrale invece del pane bianco e della pasta normale. Mangia riso integrale anziché bianco.
  5. Leggi attentamente le etichette dei prodotti per capire quanti grammi di zucchero e di fruttosio sono contenuti. Limita o elimina del tutto bevande zuccherate come coca-cola, limonata, alcune bevande energetiche e tè zuccherato.
  6. Aggiungi l’attività fisica al tuo stile di vita (camminata, nuoto, yoga, ballo, ecc.).

 

LAMININE può aiutare a regolare lo zucchero nel sangue?

È stato dimostrato in un recente studio pilota (sebbene i risultati non siano conclusivi) che LAMININE può facilitare il mantenimento di normali livelli di zucchero nel sangue.

Durante lo studio, i partecipanti con un alto livello di zucchero nel sangue, che avevano assunto per 12 settimane una capsula di Laminine due volte al giorno, una al mattino e una alla sera, hanno mostrato una rilevanza statistica nella deplezione della glicemia (n=4)

 

9 vantaggi di DIGESTIVE +++

DIGESTIVE +++  contiene prebiotici (frutto-oligosaccaridi a catena corta, topinambur, foglie di tarassaco e radice di Yacon). Il prebiotico è una sostanza vegetale che non è facilmente digeribile e che raggiunge il tratto gastrointestinale inferiore e il colon per la sua capacità di aiutare a nutrire e colonizzare il microbiota benefico. Recentemente i prebiotici sono legati a cambiamenti positivi in ​​diverse funzioni fisiologiche:

  1. I prebiotici hanno mostrato un effetto positivo sull’assorbimento del calcio negli adolescenti e un miglioramento dell’utilizzo del calcio, con un aumento della densità minerale ossea, nelle donne in postmenopausa.
  2. Dati recenti indicano che i prebiotici hanno mostrato benefici per quanto riguarda l’omeostasi energetica, la regolazione della sazietà e il controllo del peso corporeo.
  3. La composizione del microbiota intestinale può aiutare a modulare i processi metabolici associati al sovrappeso, alla regolazione della glicemia e all’obesità.
  4. Quando si consumano prebiotici, la composizione del microbiota intestinale cambia perché vengono aggiunti i bifidobatteri, dei microbi intestinali benefici.
  5. Il consumo di prebiotici ha mostrato una correlazione positiva con il miglioramento della qualità delle feci e dell’equilibrio del pH.
  6. I benefici dei prebiotici includono anche una possibile riduzione del rischio di gastroenterite e infezioni.
  7. Migliorano il benessere generale.
  8. Riducono l’incidenza di sintomi allergici come l’eczema.
  9. I cambiamenti negativi nella composizione del microbiota intestinale sono tradizionalmente considerati come uno dei tanti fattori coinvolti nell’infiammazione intestinale lieve e nell’intestino irritato.

I prebiotici hanno quindi numerosi benefici, per questo ti consigliamo di aggiungere DIGESTIVE +++  al tuo regime alimentare. Puoi assumere una capsula in softgel durante i pasti, una o due volte al giorno. Scopri di più sul nostro prodotto sul nostro sito web .

 

(Fonte: articolo di Amberly Wilson pubblicato sul sito www.lifepharm.com il 15/03/2021)

placca nelle arterie

Invecchiamento delle arterie: il melograno è in grado di prevenire l’accumulo di placca

Come si forma la placca nelle arterie

L’aterosclerosi, nota anche come placca, è un accumulo di depositi di grasso che si formano sulle pareti interne delle arterie. La placca è una combinazione di colesterolo cattivo ossidato e altre sostanze, come il calcio e componenti del sangue che si attaccano al rivestimento delle pareti delle arterie. Man mano che la placca si accumula in un’arteria, quest’ultima gradualmente si restringe e può ostruirsi. Più l’arteria si restringe, meno sangue può fluire. Quando ciò accade, si creano dei coaguli nel sangue all’interno dell’arteria

Se un coagulo blocca completamente l’arteria, il flusso sanguigno viene interrotto. Questa è la causa principale di infarti e ictus. Generalmente non compaiono sintomi dolorosi che segnalano che un tale evento sta per verificarsi, fino a quando la placca non ostruisce una o più arterie a tal punto che il flusso sanguigno viene ridotto notevolmente, in particolare nel cuore o nel cervello.

 

L’accumulo di placca inizia nello strato interno dell’arteria

La placca ha varie dimensioni e forme ed è ricoperta da un guscio duro o da una cicatrice. Alcune placche sono instabili e possono rompersi o scoppiare. La maggior parte dell’accumulo di placca si verifica nelle arterie medio-grandi e molti scienziati sospettano che questo accumulo inizi con dei cambiamenti nell’endotelio, lo strato più interno dell’arteria.

Questi cambiamenti fanno sì che i globuli bianchi si attacchino alle cellule endoteliali, indebolendo la barriera tra l’endotelio e gli altri strati dell’arteria. Ciò consente a grassi, colesterolo, calcio, piastrine e detriti cellulari, di accumularsi nelle pareti delle arterie. A sua volta, questo accumulo può sollecitare altri cambiamenti della parete arteriosa che portano all’ulteriore ispessimento dell’endotelio e alla formazione della placca. I globuli bianchi si dirigono verso la placca e cercano di inghiottire i detriti e il grasso. Man mano che si ingrandiscono, si trasformano nelle cosiddette “celle della schiuma”.

 

Uno stile di vita più sano può ridurre il rischio di coaguli nel sangue

L’aterosclerosi è una condizione lenta e progressiva che spesso inizia durante l’infanzia. Entro i 65 anni colpisce un adulto su due. Gli scienziati del National Heart, Lung and Blood Institute, stanno studiando come e perché le arterie si danneggiano con l’età, come si sviluppa e cambia la placca nel tempo e perché la placca può rompersi e portare a coaguli nel sangue.

Esistono numerosi altri fattori di rischio che possono portare alla formazione di placche nelle arterie, come fumo, ipertensione e colesterolo alto. Con una dieta sana, attività fisica regolare e uno stile di vita sano, questi fattori di rischio si riducono significativamente. Meno fattori di rischio ci sono, più bassa è la probabilità che si abbia l’aterosclerosi.

 

E’ stato dimostrato che gli antiossidanti migliorano la salute dei vasi sanguigni

Gli effetti benefici sulla salute attribuiti al consumo di particolari tipi di frutta e verdura sono connessi, in parte, alla loro attività antiossidante. Particolarmente interessante è l’associazione secondo cui gli antiossidanti contenuti in alcune piante, come i polifenoli, sono in grado di eliminare i danni creati dagli agenti ossidanti nei vasi sanguigni. Ciò si traduce in un miglioramento del rivestimento dei vasi sanguigni e in una riduzione significativa del rischio di malattie cardiovascolari.

Un recente studio  ha registrato 4.046 casi di infarto e 1.572 casi di ictus negli uomini. Sono stati valutati 43.880 uomini in un periodo di follow-up di 24 anni. Questa valutazione ha mostrato che un maggiore apporto di antiossidanti attraverso l’alimentazione, come i polifenoli della frutta, è associato a un ridotto rischio di ictus e infarto.

Gli scienziati hanno riscontrato che un’assunzione maggiore di antociani è associata a un rischio inferiore del 14% di infarto, mentre un’assunzione maggiore di flavanoni è associata a un rischio inferiore del 22% di ictus ischemico. Queste sostanze vengono comunemente assunte attraverso il consumo di frutta, infatti sono presenti nei frutti di colore rosso e blu e negli agrumi.

 

Il succo di melograno aiuta a ridurre l’accumulo di placca

Numerose civiltà nel corso della storia hanno apprezzato il melograno per le sue proprietà benefiche per la fertilità e, in generale, per una vita sana.

I polifenoli del melograno sono potenti antiossidanti che, in numerosi studi, hanno dimostrato di proteggere LDL (colesterolo cattivo) dall’ossidazione. Quando c’è abbondanza di questi antiossidanti, essi circolano nel sangue e impediscono ai grassi di ossidarsi.

Poiché l’ossidazione dei grassi è una delle prime fasi della formazione della placca, questi antiossidanti aiutano a rendere i grassi meno “appiccicosi” e meno dannosi per i componenti dei vasi sanguigni circostanti. Se i grassi non vengono ossidati e riescono a scorrere più liberamente, si riduce la risposta per l’invio di cellule immunitarie chiamate macrofagi per inghiottire LDL ossidato.

 

IMMUNE +++ fornisce un’efficace protezione antiossidante

Numerosi studi spiegano che il consumo di alimenti e integratori ricchi di antiossidanti specifici, comunemente presenti nel melograno, negli agrumi e nelle bacche rosse e blu, può aiutare a proteggere i vasi sanguigni dall’accumulo dannoso associato all’ostruzione delle arterie e dei vasi del cuore e del cervello.

IMMUNE +++ contiene un’esclusiva formula antiossidante arricchita con la miscela Life-C, bioflavonoidi di agrumi ed estratto di melograno: tutto il necessario per la massima protezione antiossidante. Le bacche rosse, il camu camu e l’acerola sono ricchi di polifenoli atti a proteggere i grassi dall’ossidazione.

Quando vengono consumati regolarmente livelli elevati di potenti antiossidanti, questi possono aiutare a proteggere i grassi dall’ossidazione nelle pareti arteriose. Di conseguenza, verrà bloccat una serie di eventi che causano infiammazione e accumulo di placca. Assumi IMMUNE +++ ogni giorno per ottenere un’efficace protezione antiossidante.

(Fonte: articolo di Amberly Wilson pubblicato sul sito www.lifepharm.com il 13/04/2021)

perdita di peso

Una nuova speranza per la lotta contro l’obesità: la Vitamina C può facilitare la perdita di peso

Esistono diversi fattori che contribuiscono all’obesità e alcuni di essi non dipendono dalle abitudini dell’individuo. Ad esempio, esistono delle predisposizioni genetiche verso l’obesità associate ad alterazioni genetiche. Questi alterazioni genetiche influenzano le vie biochimiche che regolano il metabolismo dei grassi, il dispendio energetico o l’apporto energetico. Questo è un’evidenza importante ma meno riconosciuta rispetto al solito pensiero per cui “le persone sono in sovrappeso perché mangiano troppo e non si esercitano a sufficienza”.

Sicuramente la dieta e l’esercizio fisico sono importanti, tuttavia non sempre sono sufficienti a combattere la diffusione dell’obesità. Inoltre, è stato scoperto che molte di queste vie biochimiche sono anche influenzate da cibi e nutrienti specifici, come riportato dalla dott.ssa Carol Johnson, che ha condotto numerosi studi sul Journal of American College of Nutrition sull‘importanza di assumere quantità adeguate di vitamina C.

 

Le persone con un livello adeguato di vitamina C bruciano il 30% in più di grassi

Numerosi studi hanno dimostrato che nonostante l’apporto calorico e la grande disponibilità di cibo in paesi come gli Stati Uniti, molti giovani e anziani non introducono livelli adeguati di vitamina C. Questo nutriente viene utilizzato in centinaia di reazioni biochimiche in tutte le cellule del corpo; pertanto, una carenza può rallentare o ostacolare numerose vie fisiologiche.

La ricerca potrebbe fornire risposte supplementari su come controllare il problema dell’obesità globale. Se la vitamina C è in grado di eliminare i depositi di grasso, potrebbe invertire molte delle anomalie metaboliche croniche associate all’obesità come la resistenza all’insulina, la dislipidemia (alti livelli di grassi nocivi nel sangue) e le condizioni cardiache anormali.

 

La vitamina C può aiutare la perdita di peso?

I numerosi studi della dott.ssa Johnson  hanno dimostrato che la quantità di vitamina C in circolo nel flusso sanguigno è connessa alla perdita di grasso. Gli individui con un adeguato livello di vitamina C bruciano il 30% in più di grassi durante un allenamento moderato rispetto agli individui con un livello basso di vitamina C.

Livelli più elevati di vitamina C sono collegati a un indice basso di massa corporea, come mostrato nello studio NHANES II del 1989 condotto su 11.592 partecipanti.

Più recentemente, l’obesità addominale, che si calcola misurando la circonferenza vita-fianchi, è stata collegata negativamente a livelli più elevati di vitamina C nel corpo in 19.000 adulti, che hanno partecipato allo studio European Prospective Investigation nel Cancer and Nutrition Norfolk.

Un altro studio  effettuato su 38 soggetti obesi, a cui era stata indicata una dieta dimagrante, ma non una dieta controllata, ha dimostrato che l’integrazione di vitamina C di tre grammi al giorno era associata, dopo sei settimane, a una maggiore perdita di peso rispetto a un placebo.

La vitamina C è anche un cofattore necessario per la biosintesi della carnitina, un metabolita necessario per il trasporto degli acidi grassi a catena lunga attraverso la membrana mitocondriale per il successivo deterioramento e l’ossidazione dei grassi. La carenza di carnitina è associata a una ridotta ossidazione dei grassi e all’accumulo di lipidi nel muscolo.

 

Il grasso messaggero e l’infiammazione

Il tessuto adiposo, o grasso, secerne una serie di proteine ​​regolatrici bioattive chiamate “adipochine”, che sono essenzialmente messaggeri di grasso, la principale delle quali è chiamata “adiponectina”. Questo ormone si trova ad un livello più basso nei soggetti obesi rispetto ai soggetti non obesi.

Le persone obese soffrono di una maggiore infiammazione, che causa stress ossidativo e altera l’espressione genica per la produzione di adiponectina. Bassi livelli di adiponectina sono un fattore di rischio per il diabete di tipo 2, la malattia coronarica e la sindrome metabolica.

Man mano che si perde peso e la massa corporea ritorna a livelli normali, l’infiammazione viene ridotta e la produzione di adiponectina viene ripristinata alla normalità così come la media dell’ indice di massa corporea (BMI) medio. Perciò, i vasi sanguigni del fegato, dei muscoli e del cuore, migliorano. In uno studio la perdita di peso dimostra di essere collegata a un aumento del 13% dell’adiponectina.

 

Controllo dell’BMI (Indice di massa corporea) attraverso la dieta

Le scelte alimentari possono influire sulla sazietà e sulla fame post-pasto. Gli alimenti ad alto contenuto proteico, noti come “termogenesi postprandiale” (produzione di calore dovuta al metabolismo dopo un pasto, temporaneo incremento del tasso metabolico), favoriscono una maggiore sazietà rispetto agli alimenti ad alto contenuto di carboidrati e basso contenuto di grassi. Pertanto, regimi dietetici ricchi di alimenti proteici possono migliorare l’osservanza e l’efficacia della dieta.

È stato anche scoperto che ingerire una combinazione di aceto e arachidi può ridurre l’effetto glicemico di un pasto, un fenomeno legato alla sazietà e al ridotto consumo di cibo. Pertanto, l’efficacia di un’attività fisica regolare e di una dieta oculata può essere migliorata attraverso l’attenzione ad alcuni dettagli specifici nel regime alimentare come l’integrazione di vitamina C.

Con IMMUNE +++ puoi aumentare la tua assunzione di vitamina C

IMMUNE +++ contiene l’esclusiva miscela “Life-C” che contiene vitamina C pura combinata con i bioflavonoidi degli agrumi e metaboliti lipidici. La miscela “Life-C” ha una biodisponibilità due volte superiore al tradizionale acido ascorbico e rimane due volte più a lungo nel flusso sanguigno della normale vitamina C, facilitando il corpo nelle centinaia di reazioni biochimiche che necessitano di vitamina C per svolgere le loro funzioni. 

Come dimostrato dalle evidenze scientifiche, la vitamina C è necessaria anche per numerose reazioni che coinvolgono il metabolismo dei lipidi e dei grassi. E’ possibile quindi ossidare fino al 30% in più di grasso durante un esercizio fisico moderato rispetto alle persone con un basso livello di vitamina C. Man mano che si perde peso, il corpo può produrre più adiponectina (messaggero di grasso), che a sua volta favorià la salute del fegato, dei muscoli e del tessuto cardiaco. IMMUNE +++ contiene anche una serie di bioflavonoidi specifici, estratti di bacche e una miscela di funghi adattogeni per supportare in maniera completa la tua salute.

 

(Fonte: articolo di Amberly Wilson pubblicato sul sito www.lifepharm.com il 16/02/2021)

Stressato e ansioso? Il tuo intestino potrebbe rivelare qualcosa

È stato dimostrato che l’intestino e il cervello sono strettamente collegati. L’interazione tra il cervello e l’intestino gioca un ruolo importante nelle funzioni gastrointestinali, ma influenza anche le emozioni e il processo decisionale intuitivo.

Ripensa all’ultima volta che ti sei trovato in una situazione stressante, forse hai avuto disturbi allo stomaco. Trovandoti in una situazione emotiva, il tuo cervello ha comunicato al tuo intestino che “qualcosa non andava”. Alcuni recenti approfondimenti neurobiologici su questa connessione fra intestino e cervello hanno rivelato l’esistenza di un sistema di comunicazione complesso e bidirezionale (avanti e indietro).

Questa connessione bidirezionale può influenzare il corretto mantenimento dell’omeostasi gastrointestinale e della digestione, della motivazione e delle funzioni cognitive superiori. Inoltre, i disordini di questo sistema coinvolgono una vasta gamma di disturbi, inclusi disturbi gastrointestinali funzionali e infiammatori, obesità e disturbi alimentari.

 

Come gli organi comunicano con il corpo

Gli organi trasmettono dei segnali per influenzare il corpo e le sue varie funzioni, tra cui: 

  1. Sistema nervoso centrale (SNC) – Controlla la maggior parte delle funzioni del corpo e della mente. E’ formato da due parti: il cervello e il midollo spinale, che è responsabile del movimento muscolare, dei recettori del dolore, del movimento, ecc.
  2. Sistema nervoso enterico (ENS) – Una delle principali divisioni del sistema nervoso, comprende i milioni di fibre nervose incorporate nel tratto digerente e nel colon.
  3. Sistema endocrino – Un insieme di ghiandole che producono ormoni e regolano il metabolismo, la crescita e lo sviluppo, la funzione dei tessuti, la funzione sessuale, la riproduzione, il sonno, l’umore, ecc.
  4. Sistema immunitario – Costituito da una rete di cellule, tessuti e organi che lavorano insieme per proteggere il corpo. I più importanti sono i globuli bianchi e i fattori immunitari che si combinano per individuare e distruggere gli organismi o le sostanze che causano malattie.
  5. Sistema nervoso autonomo (ANS) – La parte del sistema nervoso che regola la funzione di tutti gli organi, come cuore, polmoni, reni, vescica, ecc.
  6. Asse ipofisario / surrenale – Il nostro sistema centrale di risposta allo stress. La ghiandola pituitaria e il cervello sono interconnessi attraverso gli ormoni.
  7. Batteri intestinali e loro metaboliti – I batteri buoni supportano il rivestimento intestinale rendendo il tratto gastrointestinale fisiologicamente più sano, il che ha un effetto positivo sul sistema nervoso centrale. Al contrario, i batteri dannosi sono nocivi per il tratto gastrointestinale e producono tossine che hanno un impatto negativo sul sistema nervoso centrale.

Attraverso questa rete di comunicazione, i segnali inviati dal cervello possono influenzare le funzioni motorie, sensoriali e secretorie del tratto gastrointestinale e i messaggi inviati dal tratto gastrointestinale possono influenzare la funzione cerebrale.

 

Disturbi comportamentali legati al microbiota intestinale

Esistono vari disturbi nervosi e dell’umore che influenzano il comportamento, che può essere caratterizzato da una ridotta interazione sociale e comunicazione. Alcuni dati indicano un legame tra il microbioma intestinale e i disturbi comportamentali.

Gli studi dimostrano che lo sconvolgimento del microbiota intestinale può favorire l’eccessiva colonizzazione dei batteri intestinali, i quali producono tossine nervose nocive che contribuiscono al cattivo umore e alla depressione. I cambiamenti nel microbiota intestinale o in specifiche tipologie di batteri intestinali che si trovano nell’intestino delle persone o degli animali sono causa di alcuni disturbi comportamentali neurologici.

Diversi studi sull’uomo, che hanno valutato il microbioma intestinale, hanno evidenziato la presenza di un maggior numero di specie batteriche del genere Clostridium in campioni fecali di giovani con disturbi dell’umore. 

Inoltre, il metabolismo mediato dal microbioma intestinale può anche avere un impatto sui disturbi comportamentali nervosi. Infatti, sono stati raccolti campioni urinari e fecali di soggetti con disturbi comportamentali neurologici ed è stato notato che i batteri presenti erano molto diversi rispetto a quelli di soggetti normali.

 

Un intestino non in salute può influenzare l’umore

La depressione lieve è una delle principali forme di disturbo dell’umore derivante da disturbi psichiatrici neurali che coinvolgono i nervi, o da disfunzioni immunologiche. Il trattamento con probiotici negli animali si è dimostrato utile per ridurre la depressione. Le specie di batteri Lactobacillus, che producono acido lattico, si sono rivelate particolarmente efficaci come antidepressivi.

Le specie di Bifidobacterium, che è stato dimostrato aumentare quando i frutto-oligosaccaridi (FOS) vengono consumati come prebiotici, è risultata essere, in alcuni studi, un potente antidepressivo. Si è dimostrato infatti che alcune tipologie di Bifidobacterium sono in grado di alleviare la depressione negli animali. I meccanismi coinvolti includono una riduzione degli agenti infiammatori, la regolazione del metabolismo del triptofano (l’aminoacido che si trasforma in serotonina, l’ormone della felicità) e neurotrasmettitori del SNC.

 È stato dimostrato che probiotici simili aiutano ad alleviare la depressione lieve, che spesso si verifica dopo un infarto. Questi probiotici hanno contribuito a migliorare la depressione post-infarto attraverso la riduzione delle proteine ​​pro-infiammatorie, oltre al ripristino dell’integrità della barriera nel rivestimento del tratto gastrointestinale. Inoltre, è stato evidenziato che una formulazione dietetica contenente alti livelli di acidi grassi polinsaturi omega-3 (PUFA) aiuta ad alleviare la depressione.

 

Un intestino sano può ridurre l’ansia lieve e lo stress 

L’ansia lieve e lo stress sono forme comuni di disturbi dell’umore che derivano da alterazioni dei sistemi nervoso, endocrino e immunologico. L’esposizione a fattori di stress come stimoli chimici, biologici o ambientali può innescare risposte di stress e ansia, che coinvolgono anche l’attivazione del sistema ipofisario che colpisce il cervello.

Le condizioni che comportano ansia e stress sono state individuate in alcune tipologie lievi e gravi di disfunzioni intestinali, sottolineando il ruolo di neurotrasmettitori e fattori immunitaridei dei segnali intestino-cervello.

Alcuni studi hanno dimostrato che un microbiota intestinale normale e sano influisce sui nervi, sulle giunzioni nervose e sull’aumento della serotonina (l’ormone della felicità). Le infezioni o i batteri associati all’intestino possono esacerbare l’ansia. Al contrario, i probiotici benefici possono aiutare a migliorare l’ansia. Specie specifiche dei generi Lactobacillus e Bifidobacterium hanno mostrato degli effetti sedativi.

 

DIGESTIVE +++ aiuta a migliorare la salute dell’intestino

La formula di DIGESTIVE +++ è costituita dal ceppo Lactobacillus del batterio intestinale chiamato Bacillus Coagulans. La miscela prebiotica contiene frutto-oligosaccaridi e topinambur, che favoriscono la colonizzazione del Bifidobacterium nell’intestino e nel colon. Una nuova ricerca suggerisce che entrambi questi ceppi di batteri buoni favoriscono un miglioramento dell’umore e una diminuzione dell’ansia.

DIGESTIVE +++ contiene anche un complesso di enzimi digestivi a tutti gli intervalli di pH per digerire e assimilare completamente le vitamine, i minerali e i co-fattori proteici dagli alimenti. Aiuta anche a scomporre i grassi e le proteine ​​per favorire la loro completa digestione e assimilazione. Prendi una capsula ad ogni pasto per mantenere sano il tratto gastrointestinale, migliorare l’umore e avere una sensazione di benessere!

 

(Fonte: articolo di Amberly Wilson pubblicato sul sito www.lifepharm.com il 21/04/2021)

IMMUNE+++ CONTIENE POTENTI ANTIOSSIDANTI CHE COMBATTONO I RADICALI LIBERI

Se conosci il mondo della salute e del benessere, avrai sentito parlare di “radicali liberi” e “antiossidanti”. Ma, conosci veramente il ruolo chiave che svolgono nel processo di invecchiamento e nelle malattie? La letteratura scientifica per anni ha confermato ripetutamente l’importante funzione degli antiossidanti. In questo articolo verrà spiegato perché il corpo necessita di antiossidanti e come IMMUNE+++ può aiutare il tuo benessere generale.

 

I Radicali Liberi

Le scoperte scientifiche degli anni ‘80 hanno portato a un’ulteriore esplorazione della definizione di “antiossidanti” e  a capire perchè essi sono necessari per aiutare le funzioni del nostro corpo. Sostanzialmente il corpo ha bisogno degli antiossidanti per combattere i radicali liberi. Il concetto di formazione di radicali liberi è stato scoperta per la prima volta nel 1954 dal biogerontologo Denham Harman. Harman cercava delle risposte su come il corpo invecchia e identificò un metabolita altamente reattivo, naturalmente prodotto dal nostro corpo (i radicali liberi). Questo metabolita viene prodotto a causa del normale metabolismo e della produzione di energia. Quando si è esposti a tossine ambientali come la luce solare, sostanze chimiche, fumo di sigaretta, infiammazioni causate dall’esercizio fisico, naturali processi metabolici e radiazioni, nel corpo vengono prodotti i radicali liberi. Le molecole che compongono i radicali liberi mancano di uno o più elettroni. Per sostituire queste parti mancanti, le molecole attaccano altre molecole. Questa reazione è chiamata “ossidazione”. Quando i radicali liberi prendono gli elettroni dalle proteine o dai grassi del corpo, danneggiano le strutture cellulari e il DNA.

 

Gli Antiossidanti

Quando i radicali liberi iniziano a rompere le strutture cellulari (portando al deterioramento dei tessuti), i micronutrienti (sotto forma di antiossidanti) entrano in azione per bloccare il processo dannoso creato dai radicali liberi. Essi agiscono come donatori di elettroni, rinunciando ai loro elettroni per neutralizzare i radicali liberi. Tuttavia, se il corpo non possiede un’adeguata riserva di antiossidanti, i radicali liberi prenderanno il controllo, accelerando i danni ai tessuti e agli organi e creando un serio rischio di comparsa di malattie.

 

Gli effetti dannosi della produzione di radicali liberi

L’accumulo e la sovrapproduzione di radicali liberi porta a patologie croniche come l’ostruzione delle arterie, mutazioni cellulari, anomalie di crescita dei livelli di zucchero nel sangue, dolori articolari, patologie cardiovascolari, infiammazioni, invecchiamento e altre malattie degenerative.

Lo stress ossidativo è una delle principali cause di morte e danno cellulare, specialmente delle cellule cerebrali. Le cellule nervose sono altamente sensibili ai danni indotti dallo stress ossidativo a causa dei loro alti tassi metabolici. Durante la patogenesi dell’invecchiamento e i processi patologici del sistema nervoso (ciò può includere i nervi, il midollo spinale e il cervello) sono stati riscontrati un livello insufficiente di antiossidanti e danni ossidativi al DNA e alle biomolecole

I sistemi biologici, invece di combattere contro i radicali liberi intracellulari, dispongono di un meccanismo di difesa interno. Tuttavia, ad un certo punto, questo meccanismo fallisce a causa della sovrapproduzione di radicali liberi. Quindi, consumare fonti alternative di antiossidanti può fornire una protezione significativa alle cellule e rallentare il processo di invecchiamento e neurodegenerativo (decadimento nervoso).

 

IMMUNE+++ e la miscela Life-C

La Vitamina C, un tipico antiossidante, possiede molteplici benefici per la salute. La Vitamina C contenuta in IMMUNE+++ ha numerose funzioni benefiche. Alcuni antiossidanti sono idrosolubili mentre altri sono liposolubili, entrambi sono necessari per combattere i radicali liberi. Quelli idrosolubili vengono disciolti all’interno della cellula, che è un sistema idrico.

La Vitamina C solitamente è un antiossidante idrosolubile. La miscela Life-C contenuta in IMMUNE+++ , che ha un sistema di rilascio esclusivo, è due volte più biodisponibile rispetto alla tradizionale Vitamina C e rimane due volte più a lungo nel flusso sanguigno. Questo è in parte dovuto alla sua combinazione di lipidi che ne aumenta la biodisponibilità.

 

IMMUNE+++ e L’olivello spinoso

L’olivello spinoso è una pianta commestibile e ricca di sostanze nutritive che si trova nelle regioni settentrionali dell’India. E’ conosciuto per il suo valore farmacologico tradizionale. E’ anche originario dell’Europa e dell’Asia, ma è anche addomesticato in diverse parti del mondo grazie alle sue molte proprietà nutrizionali.

I suoi benefici conosciuti sono:

  • Antiossidante
  • Proprietà immunomodulatorie
  • Protezione antiaterogenica 
  • Protezione per il fegato
  • Protezione dalle radiazioni
  • Proprietà di rigenerazione dei tessuti

L’olivello spinoso è ricco di carotenoidi, in particolare α-T e β-carotene, che sono antiossidanti lipofili (liposolubili), che rappresentano dal 78,3% al 97% dei componenti della pianta dell’olivello spinoso. Gli antiossidanti liposolubili giocano un ruolo molto importante nella protezione contro lo stress ossidativo.

Un altro gruppo di sostanze sono è il gruppo dei polifenoli, presenti soprattutto nelle bacche dell’olivello spinoso. La pianta e le bacche contengono flavonoidi, quercetina e glicosidi kaempferol. L’olivello spinoso ha anche un alto contenuto di Vitamina C naturale. Questi componenti aggiuntivi sono molto importanti per le funzioni vitali nel favorire la disponibilità e le funzioni della Vitamina C nei diversi tessuti del corpo.

Nella formula di IMMUNE+++ sono contenute diverse piante e bacche conosciute per il loro alto contenuto di antiossidanti tra cui appunto l’olivello spinoso, il Camu Camu, l’acerola, l’Ashwagandha e il melograno. Questa formula unica è ulteriormente arricchita con tre tipi di funghi benefici, come dimostrato in una ricerca che evidenzia la loro efficacia nel proteggere le cellule nervose e il loro supporto immunitario grazie al loro alto contenuto di antiossidanti.

E’ importante fortificare il sistema immunitario per rendere resistente il corpo alle malattie e ai milioni di batteri a cui si va incontro giornalmente. IMMUNE+++, composto da piante e bacche ricche di potenti antiossidanti, aiuta a combattere i danni causati dai radicali liberi, conosciuti per i loro effetti nocivi sul corpo.

(Fonte: articolo di Amberly Wilson pubblicato sul sito www.lifepharm.com il 06/04/2021)

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