A cura della Dott.ssa Catalina Croitoru
Il disturbo depressivo e tra le malattie mentali più diffuse. Soprattutto negli ultimi anni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) ne sta denunciando la continua crescita. Il mondo psicoterapeutico e quello medico si trovano ad affrontare una vera e propria emergenza mondiale non solo per la grandezza del numero di persone che ogni anno si ammalano di depressione, ma anche per gli effetti, potenzialmente letali, che il disturbo comporta, fino al suicidio.
Quando non si arriva al suicidio, si ha comunque un notevole deterioramento nel funzionamento psicosociale, con la compromissione di aree importanti della vita. Questo quadro si aggrava se si considera il carattere ricorrente del disturbo depressivo, per cui chi ne ha sofferto una volta, ha un’alta probabilità di ammalarsi di nuovo, con una vulnerabilità che aumenta esponenzialmente con l’aumentare del numero di episodi pregressi.
Misurando le cause di morte, l’incapacità a lavorare, la disabilità e la cronicità. Eppure, chi ne soffre spesso non viene trattato o riceve cure inappropriate.
Il disturbo depressivo continua a essere la malattia mentale più diffusa ed è in continua crescita (World Health Organization, WHO) dopo le patologie cardiache.
Ogni anno si ammalano di depressione quasi 100 milioni di individui in tutto il mondo e di questi il 75 % non viene trattato o riceve cure inappropriate.
I tassi di prevalenza nell’arco della vita del disturbo depressivo per un periodo superiore ai 12 mesi, oscillano tra il 2,6 % e il 12,7 % negli uomini e tra il 7 % e il 21 % nelle donne. Si stima che circa 1 / 3 della popolazione soffrirà di un episodio di depressione lieve durante la propria vita. I possibili esiti della depressione possono essere molto gravi comportando un notevole deterioramento del funzionamento psicosociale fino ad arrivare al suicidio. Tra i pazienti depressi la possibilità di suicidio del 15 % circa.
I fattori di rischio suicidario possono essere diversi. Quelli principali, evidenziati dagli studi attualmente presenti in letteratura, sono l’appartenenza al sesso maschile, la presenza di ideazione suicidaria, il ritiro sociale, i sentimenti di disperazione, oltre che la durata dell’episodio depressivo, così che dà più tempo dura, più cresce il rischio che la persona commetta il suicidio.
Anche quando non si arriva al suicidio la presenza di un disturbo depressivo può portare comunque a gravi compromissioni nella vita di chi ne soffre che non riesce più a lavorare o a studiare, così come ad allacciare e mantenere relazioni sociali ed affettive, a provare piacere ed interessi in alcune attività.
I pazienti che soffrono dei disturbi depressivi infatti, presentano uno stato di salute peggiore, un maggior rischio di invalidità e di assenza dal lavoro, una compromissione delle prestazioni lavorative maggiori difficoltà relazioni in famiglia maggiore incapacità nell’adempiere il proprio ruolo genitoriale ed un aumento significativo nell’utilizzo dei servizi sanitari.
Secondo le ricerche la depressione è più diffusa nei paesi economicamente poco sviluppati e nei paesi ricchi sono le persone povere a soffrirne maggiormente. E’ stato stimato anche un bilancio dei costi necessari al mantenimento e alle cure di una persona depressa, concentrando l’attenzione in primo luogo sul fatto che una persona depressa perde in produttività e difficilmente mantiene il posto di lavoro o trova un nuovo impiego. Secondo tali calcoli, in Inghilterra, gli effetti della depressione costerebbero circa 12 miliardi di sterline l’anno.
Se si considerano, quindi la vasta diffusione dei disturbi depressivi, la loro natura invalidante e l’alto tasso di prevalenza di forme subcliniche, i cui sintomi non arrivano a soddisfare i criteri diagnostici, ma sono significativamente correlati alla probabilità di sviluppare in seguito un episodio depressivo più grave, ci si rende conto di quanto sia importante riconoscere il prima possibile i sintomi depressivi e curarli efficacemente.
Questo impegno diviene ancora più urgente, arrivando a costituire una reale emergenza nel campo della salute mentale, dal momento che i casi di depressione sono sempre più in aumento tra le persone giovani, adolescenti, e giovani adulti, e quindi in persone che sono nell’età in cui si costruiscono i mattoni della vita futura, come studiare e trovare un lavoro, fare amicizie trovare un amore e mettere su famiglia.
I SINTOMI DELLA DEPRESSIONE
- Tristezza
- Stanchezza
- Anedonia‐apatia
- Chiusura‐ritiro sociale
- Vissuti di colpa
- Ridotta autostima
- Rimuginazione sul passato
- Ideazione suicida
- Astenia
- Depressione peggio al mattino
- Perdita della libido
- Rallentamento psicomotorio
- Inappetenza
- Perdita di peso
- Risvegli precoci
- Rabbia
- Mondo e sé “vuoti”
CAUSE DELLA DEPRESSIONE
La depressione è un disturbo mentale comune. A livello globale, si stima che il 5% degli adulti soffra di questo disturbo. È caratterizzato da tristezza persistente e mancanza di interesse o piacere per attività precedentemente gratificanti o divertenti. Può anche disturbare il sonno e l’appetito. Stanchezza e scarsa concentrazione sono comuni.
La depressione è una delle principali cause di disabilità in tutto il mondo e contribuisce notevolmente al carico globale di malattie. Gli effetti della depressione possono essere di lunga durata o ricorrenti e possono influenzare notevolmente la capacità di una persona di funzionare e vivere una vita gratificante.
Le cause della depressione includono complesse interazioni tra fattori sociali, psicologici e biologici. Eventi della vita come le avversità infantili, le perdite e la disoccupazione, fallimenti personali contribuiscono e possono catalizzare lo sviluppo della depressione.
Esistono trattamenti psicologici e farmacologici per la depressione. Tuttavia, nei paesi a basso e medio reddito, i servizi di trattamento e supporto per la depressione sono spesso assenti o sottosviluppati. Si stima che oltre il 75% delle persone che soffrono di disturbi mentali in questi paesi non ricevano cure.
L’IMPORTANZA DELLA CURA
L’OMS lavora con gli Stati membri e i partner per ridurre il peso dei disturbi mentali come la depressione. L’Assemblea Mondiale della Sanità ha discusso di salute mentale in diverse occasioni e, nel 2019, ha approvato l’estensione del Piano d’azione globale sulla salute mentale dell’OMS fino al 2030.
L’OMS ha sviluppato brevi manuali di intervento psicologico per le comuni condizioni di salute mentale, inclusa la depressione, che possono essere forniti da operatori laici. Un esempio è Problem Management Plus, che può essere utilizzato individualmente e in gruppo e impiega tecniche comportamentali, training di rilassamento, trattamenti di problem solving e modi per rafforzare il supporto sociale. Il manuale Terapia interpersonale di gruppo (IPT) per la depressione descrive un approccio di consulenza di gruppo che si concentra sull’identificazione e sulla gestione delle difficoltà interpersonali. Thinking Healthy copre l’uso della terapia cognitivo-comportamentale per la depressione perinatale.
L’OMS ha anche sviluppato approcci di auto-aiuto che possono aiutare le persone affette da depressione e prevenire l’insorgenza di disturbi mentali. Self-Help Plus (SH+) può essere offerto a gruppi numerosi e utilizza audio preregistrato e la guida illustrata dell’OMS (Doing What Matters in Times of Stress) per insegnare le abilità di gestione dello stress. La guida illustrata Fare ciò che conta in tempi di stress può essere utilizzata anche da singoli individui, da soli o con gli esercizi audio di accompagnamento.
Il Gap Action Program (mhGAP) dell’OMS per la salute mentale si concentra sull’aiutare i paesi ad aumentare il supporto di prima linea per le condizioni di salute mentale attraverso la formazione di non specialisti.
Le Guide di intervento mhGAP dell’OMS (mhGAP-IG e mhGAP HIG per contesti umanitari) possono essere utilizzate da personale sanitario generale formato e supervisionato e coprono l’assistenza sanitaria mentale clinica di base per condizioni prioritarie, inclusa la depressione. Ciò consente di colmare le lacune nei servizi e di ampliare la capacità complessiva del sistema sanitario di un paese.
INTEGRATORE CONTENENTE PEPTIDI EMBRIONALI NEL TRATTAMENTO DELL’UMORE DEPRESSIVO – LAMININE®
Gli integratori alimentari possono includere ingredienti alimentari normalmente non consumati regolarmente nella dieta occidentale standard e possono supportare clinicamente i benefici per la salute e il benessere degli individui. L’uovo di aviaria è un’importante fonte di nutrienti, contenente tutte le proteine, lipidi, vitamine, minerali e fattori di crescita richiesti dallo sviluppo dell’embrione, nonché una serie di fattori di difesa da proteggere contro le infezioni batteriche e virali e non solo.
Laminine® (LifePharm® Inc. Lake Forest, CA) contiene un prodotto brevettato, estratto unico di uova aviaria domestica fecondate. Le condizioni di allevamento fornite in un ambiente naturale e senza gabbie e mangimi di qualità coltivando polli sani è la dimostrazione dell’efficacia del prodotto. La temperatura di incubazione, raccolta tempo, procedura di estrazione e asciugatura all’aria igienica con delle tecniche uniche per questo prodotto a base, di uova come riportato in letteratura.
L’uovo in polvere a flusso libero è stato recentemente analizzato per l’identificazione positiva di diversi specifici fattori di crescita bioattivi e condroitina che indicano lo stato non denaturato della miscela di uova. L’uovo bioattivo costituisce una parte sostanziale di una miscela dell’integratore alimentare, che contiene anche proteine di pesce, fornitura di polvere e proteine vegetali in polvere (principalmente piselli), che garantiscono una gamma completa di aminoacidi essenziali e non essenziali tra gli altri componenti naturali.
Sulla base dei risultati degli ultimi studi in letteratura, in particolare uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, è emerso che questi integratori nutritivi come LAMININE®, contenente oligopeptidi embrionali possono avere un ruolo importante nel trattamento dei disturbi dell’umore, dunque con un valore clinico su pazienti depressi da lieve a moderato senza effetti collaterali.
LAMININE®– con la sua eccellente tollerabilità potrebbe risultare un interessante complemento ai trattamenti farmacologici oggi utilizzati per la cura dei disturbi depressivi.
LAMININE® insieme a IMMUNE+++ per 12 settimane
La depressione è stata caratterizzata come un disturbo sia di soppressione immunitaria che di attivazione immunitaria. I marcatori di compromissione dell’immunità cellulare (diminuzione della citotossicità delle cellule T killer) e di infiammazione (aumento di IL-6, TNFα, CRP) sono stati associati alla depressione.
Uno degli integratori – IMMUNE+++, contiene una miscela brevettata di vitamina C con un trasportatore lipidico, funghi medicinali ed estratti di frutta ad alto contenuto di bio flavonoidi.
L’altro integratore – LAMININE®è una miscela brevettata di uova fecondate in polvere miscelate con proteine vegetali (piselli) e di pesce.
Uno studio pilota ha valutato i due integratori alimentari in tre gruppi, per valutare gli effetti clinici sui globuli bianchi in soggetti che hanno consumato l’integratore IMMUNE+++ per 12 settimane, sia per osservare gli effetti su una conta clinica standard dei globuli bianchi su un gruppo clinico che ha assunto insieme al supplemento IMMUNE+++ il supplemento LAMININE® per 12 settimane. ( Vedi PDF)
Si è osservato come il gruppo che ha assunto la sola formula di IMMUNE+++ per 12 settimane, ha mostrato un aumento significativo pari a 12,6% dei globuli bianchi totali (p=0,013) e un aumento altamente significativo 7,5% delle cellule T rispetto al basale, che era altamente significativo con una (p = 0,0093). (Grafico 1 e Grafico 2).
Si è visto inoltre che i soggetti che hanno consumato IMMUNE+++ insieme alla LAMININE® per 12 settimane hanno mostrato un aumento medio del 124%. in cellule B rispetto al basale dei soggetti, che era a variazione significativa con p=0,0139 (Grafico 3).
Cellule B che giocano un ruolo primario nell’immunità umorale. Entrambi i supplementi hanno indicato un supporto alle cellule immunitarie mostrando un possibile effetto di potenziamento.
BIBLIOGRAFIA:
RAINONE A., MANCINI F., Gli approcci cognitivi della depressione, Franco Angeli, Milano, 2004
SITOGRAFIA:
https://www.aifa.gov.it/-/allarme-oms-nel-2020-la-depressione-sara-la-malattia-piu-diffusa https://www.who.int/health-topics/depression#tab=tab_1 https://www.lifepharm.com/media/pdf/ScienceArticles/I-ACN-Study.pdf
#depressione #lifepharm #OMS #Stanchezza #Ridottaautostima #astenia #immune #